Nell'uso dell'analisi numerica finalizzata alla risoluzione di problemi di Ingegneria Geotecnica, la scelta dei modelli costitutivi più adatti a cogliere il comportamento del terreno è di cruciale importanza. Una volta individuato il modello costitutivo da impiegare nell'analisi, il successivo passo cruciale è la calibrazione dei valori dei suoi parametri. WeSI Geotecnica offre un'elevata professionalità nella calibrazione dei parametri costitutivi dei modelli attraverso l'uso di tecniche di ottimizzazione.
A partire dagli anni '60 negli istituti di ricerca universitaria sono scaturiti i primi modelli costitutivi in grado di riprodurre il reale comportamento del terreno nel momento in cui viene assoggettato a svariati percorsi delle tensioni. Al giorno d'oggi, dopo decenni di studio e convalida attraverso il confronto con evidenze sperimentali e ulteriori sviluppi teorici, molti di tali modelli costitutivi hanno raggiunto la maturità richiesta per poter essere impiegati nella pratica professionale, sia pur ad elevato grado di specializzazione. I modelli disponibili per l'applicazione sono, a titolo di esempio, quelli derivati da Cam-Clay con doppia superficie di plasticizzazione e modelli in grado di considerare la rigidezza alle piccole e piccolissime deformazioni. L'analisi agli Elementi Finiti è in grado di tener conto delle grandi deformazioni, vale a dire gli effetti del second'ordine quali il contributo irrigidente di geosintetici inflessi o il momento indotto da strutture soggette a instabilità.
La Geotecnica convenzionale tende a restringere l'analisi dei mezzi porosi a grana fine alla consolidazione primaria, vale a dire il progressivo trasferimento del carico dall'acqua allo scheletro solido durante la dissipazione della sovrapressione del liquido interstiziale. Gli specialisti delle terre a grana fine, in particolare quelle a matrice prevalentemente argillosa, sono a conoscenza del fatto che una progettazione accurata in tali tipi di terre in condizioni normalconsolidate o debolmente sovraconsolidate, richiede la valutazione del comportamento dipendente dal tempo del materiale. Gli effetti viscosi (comunemente identificati dal termine creep) possono essere presi in considerazione attraverso l'impiego di leggi costitutive ad hoc disponibili commercialmente o sviluppate dagli specialisti di WeSI Geotecnica.